Mia figlia corre...o, quantomeno, ci sta provando. Diciamo che il suo passo "catapulta" standard va accelerandosi, specialmente quando vede la strada spianata di fronte a se. Qualche giorno fa uscivamo con il DIP da casa della nonna. Faceva un gran freddo ma era una giornata meravigliosa, limpida. La piccola era tutta imbacuccata e così' goffa da sembrare l'Omino Michelin...tzé, mai sottovalutare la potenza di un bambino di quasi quindici mesi. Nel suo "non linguaggio", ovvero in quella sorta di calderone di urletti, mugugni, sbavate e affini che capisce solo lei e forse i suoi cartoni animati per bebé, esprimeva tutta l'eccitazione del momento, sì, esattamente quell'istante prima del ruzzolo che si prolunga all'infinito, nell'ansia del genitore di vedere il figlio con la faccia a terra e le mani sbucciate. Eppure, per la MIP presente, quell'ansia non la sentiva. Ero emozionatissima nel rimirare una creatura che si bea della sola capacità di muoversi, nonostante le pastoie dei vestiti e del cappotto, il freddo, i movimenti ancora non del tutto controllati. Niente manina, per carità, ce la faccio da sola! Un momento bellissimo in cui neanche pensi, per una volta, e ti dici solo: stai a guardare!
E alla fine, arrivata in punta di rampetta si blocca, guarda giù e ci pensa su un istante: non mi fido! Poi ti guarda e ride, aspetta la manina, si fa aiutare a scendere e via...riparte. Un genio!
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