mercoledì 10 novembre 2010

Stanchezza, frustrazione e caterpillar...l'avvio del terzo trimestre

Palla al centro...calcio d'inizio. Il terzo trimestre è partito col botto. Non ho idea di come siano messi i livelli ormonali ma certo l'escalation della stanchezza sta prendendo il sopravvento. G.I.BABY on the way si sta preparando alla guerra, inesorabilmente e metodicamente. Calcioni, forse cazzotti (che comunque non distinguo) e stretching da parte a parte dell'area consentita (diagonale della pancia): mi sa che non posso più esimermi dall'allinearlo alle posizioni sostenute da altre MIP in attesa di maschietti. Sarà anche un luogo comune ma ci sarà per forza un fondamento se su questo punto c'è concordia tra le singole esperienze. 
In ogni caso apprezzo il metodo: G.I.BABY ha orari e modalità da soldato. Un caterpillar...ed in effetti anche la sua MIP, per prepararsi in vista di qualcosa di importante, è sempre stata sulla stessa linea. Non parliamo poi della sorella di quasi 14 mesi che sta prendendo possesso di ogni angolo della casa e del giardino alla velocità di un'anguilla in fuga: un mostro di precisione e prevedibilità, il metodo ce l'ha nel sangue. Non che il PIP non sia a sua volta esempio di dedizione e metodo...eh, qui c'è della materia prima che non scherza affatto.
Per sostenere il crescente impegno del momento, sono tornata in piscina, nella mia amata acqua, dove pare che G.I.BABY si acquieti per almeno un'ora senza muover membro. Ok da wonder swimmer mi sono auto-declassata al corso pre-parto ma cerco di andarci due volte a settimana e faccio del mio meglio. L'acqua rilassa, raffredda, rasserena. Alla seconda gravidanza mi concedo di non preoccuparmi per la frustrazione o l'esaurimento extra e di considerare la cosa per com'è: passeggera. Onestamente? Quasi qualsiasi attività diventa sempre più uno sforzo, chi ti chiede favori ti appare come un bieco e cieco approfittatore della tua buona volontà che manderesti sul trono di ceramica per direttissima con dissenteria fulminante da indigestione di olio di ricino...e capita spesso e volentieri di sentirsi inadeguati perché non si gioca abbastanza con l'altro figlio, perché non si ha abbastanza pazienza, perché ci si lamenta e si ripete che si è stanchi. Beh...diversamente dalla prima volta, quando tutto questo scatena, o può scatenare, violenti sensi di colpa, la seconda ci si perdona un po' di più. Non è facile permissivismo, è puro ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA. E' l'equivalente del ruggito inc****to della leonessa che vuol essere lasciata in pace dai cuccioli, niente di più. Serve anche sapersi perdonare, altrimenti il carrarmato si inceppa e l'avanzata pure. Ho imparato che quattro belle urla ben indirizzate, specialmente se davvero necessarie, aiutano a vivere meglio. Può dispiacere, ma è sano e non c'è niente di male. Le MIP hanno bisogno che qualcuno quelle urla le ascolti ogni tanto. Io sono fortunata, ho a fianco un PIP molto presente che addirittura mi fa la predica se non chiedo aiuto. Non per tutte è così, ma il concetto non perde validità per nessuna. E adesso vado a consolarmi con un cioccolatino...

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