Hey there, please do not be afraid. It's still me, your favourite M.I.P. speaking. I've not been converted on the way to Damascus , like St. Paul . I've just read this phrase a few minutes ago and decided to take some time to think about it. It's really not the phrase in itself that strikes me, but a question that lies behind it, which could easily be: which certainties do I really have in this life? That's a threatening question, don't you think? A tough matter for many, if not most people living in the so called "rich western world". Trouble is, people need certainties as much as the air they breathe, because certainties make you feel safe. A single certainty, and you feel like you can destroy all of your fears with a single shot. They vanish, like if blown away by a magic spell. Then all of your scars and wounds, and lost time seeking peace will be finally forgotten.
Jeez, that's a threatening thought to me. I feel so comfortable with my daily living, just not knowing, just discovering bit by bit, change by change, what the future holds or might bring. It took me years to realize balance comes for me with the Socratic thought that I am wiser because I do not fancy to know what I don't (or can't). That's the only possible absolute wisdom I could ever reach. Although this might sound as a frightening thought, I find it completely comforting. After all, it says you can lift that oppressive weight off your shoulders, the weight the search for certainties inevitably entails, and start concentrating on something else, like the mystery of life: so different in all its various appearances, but, substantially, a sole entity. I started to feel a lot better once I've abandoned this search, once I've taken over the responsibility to be my own spiritual guide. I know many people won't understand or share this thought, but that's who I am and it makes me feel me, which is much more than many other people can say about themselves. After all, my spirit exists as long as I do, and that's not some sort of religious speculation but the real manifestation of myself. I do believe in that spirit, and I believe in Physics rules too, so as nothing can be created or destroyed though everything transforms, I believe my spirit is not new to this world, make it strictly our homeland Earth or this Universe, it comes from far away and once I'll be gone, it'll be gone too, but just forward I believe, and hopefully to a better place. My task in this life is to make the best of it, because this is its one and only shot at life with me carrying it on. After all, I can agree on something about the phrase of the post title: I am certain to be alive until proven otherwise. It's not an absolute certainty but that's something. Probably more than I could ever ask for. And I ask for nothing more than that.
Heilà, niente paura, sono sempre io, la vostra M.I.P. E non m’hanno ancora folgorato sulla via di Damasco come San Paolo. Semplicemente, ho letto questa frase qualche minuto fa e mi son presa qualche minuto per rifletterci su. Non che sia la frase in se a darmi da pensare, ma una domanda che potrebbe implicitamente soggiacervi, del tipo: che certezze si hanno veramente nella vita? Domandina pesante, no? E direi una questione spinosa per molti se non la maggioranza degli abitanti del cosiddetto “occidente ricco”. Il problema è che la gente ha effettivamente bisogno di certezze quanto dell’aria che respira, perché sono le certezze a dare sicurezza. Una singola certezza al proprio arco equivale all’arma definitiva contro ogni paura, al primo colpo. I timori vengono spazzati via come per magia e tutte le ferite e le cicatrici e il tempo perso alla ricerca di quell’oasi di pace sono finalmente un vago ricordo.
Brr…ecco questo sì che è un pensiero agghiacciante per la sottoscritta. Sto così bene col mio quotidiano, nell’ignoranza del momento successivo, di quel futuro che posso scoprire un po’ alla volta, cambiamento dopo cambiamento. Mi ci sono voluti anni per comprendere che l’equilibrio per me arriva con il socratico pensiero che la mia unica saggezza assoluta possibile sta nella consapevolezza della mia ignoranza. Potrebbe sembrare un’idea spaventosa mentre per la sottoscritta è solo un pensiero confortante. In fondo, è ciò che ti autorizza a toglierti di dosso il peso opprimente che la ricerca di qualsiasi certezza inevitabilmente porta con se, e a cominciare a concentrarti su altro, ad esempio sul mistero della vita: così diversa in tutte le sue molteplici apparenze, e, in fondo, un’unità così completa. Ho cominciato a sentirmi molto meglio da quando ho abbandonato la cerca di cui sopra, prendendo a mano la responsabilità della mia spiritualità. So che in molti non comprenderanno né condivideranno quest’idea , tuttavia essa definisce chi io sia ed è molto più di quanto la maggioranza della gente possa dire di se. Dopotutto, il mio spirito vive finché io vivo, e non c’è niente di religioso in questo, solo la semplice manifestazione della mia persona. Io credo molto in questo spirito e anche nella Fisica, poiché se nulla si crea o si distrugge ma tutto si trasforma, esso non è nuovo di questo mondo, sia esso, in piccolo, il pianeta Terra o l’Universo tutto, arriva da lontano, e una volta che me ne sarò andata se ne andrà anch’esso, semplicemente avanti, io credo, ma, si spera, in un luogo migliore. Il mio compito in questa vita è rendergli il servizio migliore che posso, perché questa è la mia sola possibilità come portatore di questo spirito. Dopotutto posso anche concordare con parte della frase del titolo del post: sono certa di essere viva, almeno fino a prova contraria. Non che sia una certezza assoluta ma è già qualcosa, forse molto più di quanto potrei mai desiderare. Ed io non chiedo altro.
Nessun commento:
Posta un commento